Chi ama pescare in mare, prima o poi proverà la pesca dalla barca innamorandosene. Questo fa nascere l’esigenza di noleggiare o acquistare un’imbarcazione idonea alla tipologia di pesca che si vuol effettuare. Ma come scegliere una barca piuttosto che un’altra? La barca da pesca deve avere delle caratteristiche ben precise e deve rispondere a determinati requisiti, senza lasciar nulla all’improvvisazione o al caso. Ogni modello ha i suoi pro ed i suoi contro a seconda anche di quelle che sono le esigenze personali. Si può fare un’analisi di quelli che sono i pro e, invece, di cosa potrebbe disturbare l’azione di pesca ma non è possibile trovare un’imbarcazione adatta a tutti i pescatori. In questo articolo verranno prese in considerazione tecniche come la pesca alla traina oppure al drifting (pesca dalla barca in deriva) che presuppongono la presenza dell’imbarcazione.
Pozzetto
Quando si sceglie una barca la prima caratteristica da analizzare è la grandezza del pozzetto. Quasi tutta l’azione di pesca si svolge in quest’area in cui è necessario potersi muovere liberamente, senza fare lo slalom tra seggiole, serbatoi e dislivelli. Da preferire sono le barche con superfice molto ampia e senza impedimenti, ad esempio sono di intralcio le grosse cerniere dei gavoni che possono essere urtate a piedi nudi.
Le murate interne devono avere un’altezza che permetta di poggiare le ginocchia, una buona altezza è considerata dai 60 agli 80 cm, preferibilmente con la parte superiore imbottita. L’altezza delle murate esterne del pozzetto deve consentire di poter arrivare agevolmente in acqua con le mani sporgendosi per utilizzare il guadino oppure il raffio sulle prede. I portacanna devono essere installati sul capo di banda (parte superiore delle murate) e, di conseguenza, deve avere una larghezza sufficiente per l’installazione dei portacanna. Alla parete interna delle murate è opportuno installare dei supporti orizzontali volti a ospitare canne e raffi.
Motorizzazione
Per quanto riguarda la scelta del propulsore, si potrebbe entrare in una polemica senza via d’uscita, quindi limitiamoci a considerare i pro e contro.
L’entrobordo diesel offre discreta velocità (specialmente se sovralimentato), costi di gestione molto bassi ed elica e timone sotto la carena, cosa molto importante pescando di poppa. Di contro ha un costo iniziale più alto, non è molto maneggevole in manovra, vibra ed è più rumoroso rispetto alle altre motorizzazioni. Nella maggioranza degli entrobordo in commercio è possibile l’installazione del trolling vale (riduttori di giri che agendo sull’invertitore consentono all’imbarcazione di ridurre la velocità minima), con costi ridotti.
L’entrofuoribordo sia benzina che diesel penalizza notevolmente lo spazio sul pozzetto a meno che non sia installato sotto il pagliolo, il piede non permette di pescare liberamente di poppa e necessita di una manutenzione notevole. Le performance sono notevoli e garantisce una grande manovrabilità della barca. Su questa tipologia di motore non è possibile l’installazione del trolling valve né tantomeno la possibilità di essere accoppiato con una barra ad un fuoribordo di rispetto.
I fuoribordo sono molto apprezzati per le alte prestazioni, anche se hanno dei consumi elevati, sono molto veloci e facilmente gestibili sia come manutenzione, sia se la lenza si va ad incastrare nell’elica. I pescatori statunitensi preferiscono questa opzione per la propulsione, singola oppure doppia.
Bisogna tener presente che questa tipologia di motore non permette l’installazione di una barra d’accoppiamento per la guida dal timone, rendendo necessaria la guida a poppa con la bara del motore in mano. E’ preferibile avere il modo di montare il motore di servizio direttamente sullo specchio accanto al principale, con barra d’accoppiamento tra i due, così da manovrare direttamente con la ruota del timone.
Periodo di utilizzo
Ci sono altri piccoli aspetti meno tecnici ma ugualmente importanti da considerare. Primo fra tutti, se si intende utilizzare la barca tutto l’anno è opportuno che sia provvista di un riparo per il sole cocente d’estate e per il freddo pungente dell’inverno.
Se le ore di utilizzo sono molte è preferibile orientarsi su una motorizzazione diesel, mentre se si prevede di utilizzare l’imbarcazione soltanto d’estate, è inutile sobbarcarsi di una spesa iniziale maggiore per non averne benefici di risparmio nel tempo.
Optare per una barca con buona stabilità è essenziale. Questa dovrà sopportare ore ed ore di andature lente, spesso con mare o vento e dovrà garantire la direzione impostagli dallo skipper mentre, nella pesca a drifting bisogna che fornisca una rollata accettabile, per non trasformare ogni uscita in una prova di abilità per rimanere in piedi. Le barche che sono piccole e leggere e che spesso sono le più economiche queste caratteristiche sono quasi del tutto assenti ma orientandosi su imbarcazioni di un certo livello, bisognerà considerare la profondità della V prodiera e le parti esposte al vento. Maggiore sarà la stabilità, minori inconvenienti si dovranno affrontare pescando con più lenze o con zavorre pesanti, dato che le variazioni improvvise di traiettoria, possono far intrecciare le lenze o mandarle sul fondo per perdita di velocità.
Altri accessori necessari
Se prevedete uscite di molte ore è opportuno che l’imbarcazione sia munita anche di uno spazio in cui conservare il pesce pescato. Alcune imbarcazioni hanno un’apposita vasca per i pesci di dimensioni varie. Bisogna assicurarsi di avere vasche abbastanza grandi adatte al tipo di pesci che si intendono pescare.
Un’ulteriore ed importante accessorio, per chi pesca con esche vive, è l’acquario in cui conservare le esche fino al momento dell’utilizzo. Se le battute di pesca si svolgono per giorni interi un’acquario ben strutturato consente di mantenere in vita tutte le esche. Devono essere dotati di pompa di riciclo delle acque e posizionati al centro dell’imbarcazione per ridurre al massimo lo sbandamento.
Considerazioni
Quando si vuole acquistare una barca per la pesca è opportuno essere pazienti, visionarne molteplici sia per dimensione che per qualità e, quando possibile, effettuare la prova in mare con delle vere e proprie simulazioni di pesca. Questo è l’unico modo per capire se la barca è adatta oppure no alle esigenze.