L’Abramide ha un corpo molto compresso lateralmente, la cui forma e dimensione variano leggermente a seconda delle regioni. È interamente ricoperto di squame di medie dimensioni ed il capo è piccolo. La bocca è piccola, protrattile e lievemente rivolta verso l’alto, priva di barbigli, con labbra grosse e mascella superiore sporgente.
L’Abramide comune possiede una sola serie di denti faringei disposti su ciascun lato. La pinna dorsale ha origine di poco posteriore all’inserzione delle pinne ventrali, la pinna caudale è forcuta, con il lobo inferiore più sviluppato del superiore.
Il dorso ha colorazione grigio-piombo variabile fino a nerastro con toni verdastri. I fianchi sono più chiari del dorso, con riflessi dorati (negli esemplari vecchi) o argentati (nei giovani). Il ventre è sempre più chiaro e talvolta bianco-argentato.
Il colore delle pinne può variare da grigiastre a nerastre (in alcuni casi con riflessi azzurri). Come per altre specie, le pinne dell’Abramide si sfumano di rosso durante la frega.
La lunghezza massima giunge a 70 cm circa, corrispondente ad un peso approssimativo di 6 kg.
Distribuzione ed Habitat
Recentemente introdotta, con acclimatazione, in acque dolci dell’Italia settentrionale e della Toscana.
L’Abramide predilige la zona di fondo dei laghi e le acque a lento corso dei grandi fiumi, soprattutto nel corso inferiore, con profondità non eccessive, meglio se con fondo argilloso o fangoso. Preferisce vegetazione abbondante. Durante il giorno, gli esemplari più vecchi, si trattengono su fondali più puliti mentre di notte si spostano verso la zona del litorale, dove abitualmente vivono i giovani.
Nel periodo di fregola si riuniscono in grandi banchi mentre negli altri periodi dell’anno vivono in piccoli gruppi. In inverno le abramidi si riuniscono in branchi, costituiti anche da migliaia di individui, che rimangono quasi esclusivamente nei settori ove l’acqua è più profonda.
Alimentazione
Si ciba principalmente di larve di insetti (soprattutto chironomidi), anellidi, crostacei e piccoli molluschi.
Riproduzione
La maturità sessuale è raggiunta tra i 3 ed i 5 anni d’età. La riproduzione avviene durante i mesi di maggio e giugno, in acque basse e tra la vegetazione. I maschi sono territoriali e accompagnano la deposizione delle uova con una frenetica attività.
Le femmine possono deporre da 100 a 300 mila uova nell’arco di 3-4 notti che aderiscono alla vegetazione e schiudono in 3-12 giorni a seconda della temperatura (deve essere superiore ai 12°C). Gli avannotti, lunghi 4 mm, rimangono fissati alle piante sino all’assorbimento del sacco vitellino, poi si radunano presso le rive ove si nutrono di plancton. Talvolta si ibridano con altre specie tra cui la Blicca e il rutilo.